Il 2022 rappresenta un anno spartiacque per il turismo in entrata verso il nostro Paese, considerando i buoni andamenti della curva epidemica e l’ormai raggiunto livello di una quota più che soddisfacente di vaccinati.
La crisi tra Russia e Ucraina scoppiata nel mese di Febbraio non aiuta certamente a pensare con spensieratezza al momento delle vacanze, ma tutto il settore del turismo italiano è pronto a fare il massimo per invertire la tendenza dopo due anni trascorsi con il freno a mano tirato.
Regole di ingresso
Rispetto alle precedenti regole valide per l’ingresso in Italia, si registra un significativo cambiamento in vigore dal 1° Marzo per tutti i cittadini che provengono al di fuori dell’Unione Europea.
Questa nuova regola era già valida per i cittadini comunitari, ossia che per l’ingresso in Italia è sufficiente il verificarsi di una delle condizioni previste con il green pass, ossia:
- certificato di vaccinazione;
- certificato di guarigione;
- test negativo.
In generale questo tipo di ordinanza va nella direzione comune che tutti i paesi dell’UE stanno prendendo, relativamente alla gestione dei flussi turistici.
L’obiettivo comune è quello di ritornare a una graduale normalità nell’accoglienza dei turisti in tutti i paesi, senza alcun tipo di squilibrio a vantaggio di altri.
Ovviamente ci si aspetta che con il passare delle settimane la situazione migliori ulteriormente, eliminando anche le rimanenti tipologie di restrizione presenti, ma per il momento l’orizzonte a cui tutti guardano è la settimana di Pasqua, nella seconda metà di Aprile.
La cosa fondamentale è che ormai si può partire dall’Italia e andare pressochè ovunque senza dover fare quarantene al ritorno, anche per questo è importantissimo che chi vuole visitare il nostro Paese abbia la possibilità di farlo con la stessa facilità.
Per quanto riguarda il campo delle restrizioni, ancora non si può dire di essere al pari con altri partner europei, e questo potrebbe causare uno svantaggio dal punto di vista competitivo.
Restrizioni e problematiche rimanenti
Su questo aspetto ci sono ancora numerose critiche, che devono necessariamente portare a una riflessione sulla loro effettiva utilità.
Francesca Cante di Isola del Giglio Immobiliare ci ha lasciato il suo parere al riguardo: “Per non perdere in competitività nei confronti delle località turistiche estere, in particolare quelle di mare e le città d’arte, è necessario far si che le rimanenti disposizioni generali, operative quasi solo in Italia, vengano definitivamente accantonate. L’obiettivo è uniformarsi quanto prima al resto d’Europa, per avere modo di intercettare al meglio i flussi turistici con livelli il più possibile vicini al periodo pre-covid”.
Questa riflessione effettivamente trova riscontro, se andiamo a considerare quelle che sono le disposizioni ancora operative nel nostro Paese.
Obblighi per chi viaggia
In particolare resta ancora l’obbligo di mascherina al chiuso e soprattutto il distanziamento interpersonale, la limitazione all’ingresso nei luoghi pubblici e l’obbligo di green pass per l’accesso a molti locali e luoghi pubblici.
Tutto questo, se continuasse a persistere anche con l’arrivo della bella stagione, potrebbe risultare un grosso freno a una ripartenza decisa, considerando che quasi tutti i partner europei hanno stabilito di far cessare queste restrizioni già nelle ultime settimane, o con la previsione di farlo entro breve.
Certamente la tutela della salute resta sempre al primo posto, ma se si portano avanti delle regole, quelle dovrebbero valere per tutti, quanto meno all’interno della Comunità Europea.
Il mantenimento di questo genere di disposizioni rischia di diventare un deterrente alla presenza nel nostro Paese, considerando che oggi è facile poter verificare con facilità il luogo più conveniente dove trascorrere le vacanze, sia dal punto di vista economico, sia dal punto di vista dei servizi (e la loro accessibilità).
In ogni caso, le voci su un possibile nuovo Decreto che porti ad una road map che decreti gradualmente la fine delle restrizioni, si rincorrono e ci si aspettano novità per la seconda metà di Marzo.
Eventi e feste
Anche per quanto riguarda le sagre e feste paesane, tra le grandi assenti degli ultimi due anni, ci si aspetta una revisione delle regole in senso positivo.
Attualmente si applicano per queste attività le normative previste per le attività di ristorazione (quindi uso del green pass, distanziamento tra i tavoli, limitazioni agli ingressi).
Quasi un controsenso, considerando che la maggior parte di questi eventi vengono svolti all’aperto o comunque presso strutture dove davvero non manca il ricambio dell’aria.
Nessuno, in conclusione, dice di voler fare per forza il passo più lungo della gamba, ma le evidenze delle ultime settimane fanno capire che ci deve essere sicuramente un cambio di passo. Bisogna rivedere, utilizzando una notevole dose di buon senso, molte regole che abbiamo portato avanti in questi mesi, ma che non devono diventare un fardello da trascinarci avanti per sempre, pena una riduzione di competitività che il settore del turismo italiano non può proprio permettersi.